21 febbraio 2008

Mia cara benzina, quanto mi costi!?!


In questi giorni il prezzo dei carburanti è aumentato ancora sfiorando e a volte superando 1,40 euro al litro. I continui aumenti sui carburanti sono tra le maggiori cause di impoverimento della popolazione. Ultimamente si è visto come soprattutto l'aumento di energia (gas, luce, carburanti) e generi alimentari (frutta, verdura, carne, etc...) causerà una nuova ondata di aumenti. E' importante notare come queste cose siano tutte collegate tra loro: aumentando il prezzo del gasolio aumenterà per forza di cosa il costo del trasporto e perciò anche il prodotto alimentare subirà un rialzo senza considerare poi eventuali speculazioni o aumenti ingiustificati. In questo senso in questa settimana si sono verificati svariati controlli della guardia di finanza in numerosi mercati italiani.

Vorrei però soffermarmi ora sul prezzo dei carburanti. Ci viene detto spesso come l'aumento del prezzo alla pompa non sia proporzionato all'aumento del costo del barile: spesso infatti nonostante il calo del prezzo del barile il costo di un litro di benzina o gasolio aumenta comunque. E' qui a parer mio che sta l'inghippo. Perchè? Forse perchè le maggiori compagnie petrolifere mondiali si sono accordate su un prezzo di cartello impedendo una regolare concorrenza e gestendo loro aumenti e diminuzioni? Purtroppo pare che a queste domande la risposta sia difficile da dare.

In questo senso una risposta ha tentato di darla il governo, che per voce del ministro Bersani aveva promesso una riduzione delle accise sui carburanti. E qui tocchiamo le dolenti note. Dolenti poichè circa il 70% del costo della benzina al litro è dovuto a queste imposte sulle quali viene pagata anche l'IVA: insomma una tassa sulle tasse. La cosa ancora più sconcertante è vedere le singole voci di alcune di queste accise:

0,0099 euro per la guerra di Abissinia del 1935;

0,00724 euro per la crisi di Suez del 1956;

0,00517 euro per il disastro del Vajont del 1963;

0,00517 euro per l'alluvione di Firenze del 1966;

0,00517 euro per il terremoto del Belice del 1968;

0,05113 euro per il terremoto del Friuli del 1976;

0,03874 euro per il terremoto dell'Irpinia del 1980;

0,1059 euro per la missione in Libano del 1983;

0,01137 euro per la missione in Bosnia del 1996;

0,020 euro per rinnovo contratto autoferrotranviari 2004
Il tutto per un totale di 0,25 euro al litro. (dati della camera dei deputati)

Non ci sono veramente parole. 0,25 euro al litro per una utilitria di media cilindrata (50 litri) significa risparmiare circa 12,5 euro a pieno che moltiplicati per 12 mesi (un pieno al mese) fa 150 euro all'anno che potrebbero essere risparmiati. Senza contare che come detto sopra il risparmio sui carburanti allargherebbe poi la rosa dei prodotti che vedrebbero una diminuzione di prezzo.

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