6 febbraio 2008

TV: un'accozzaglia di programmi

In questi ultimi anni la televisione italiana ha avuto un calo fortissimo di interesse. Non c'è da stupirsi però visto i programmi che occupano i palinsesti delle sette maggiori reti nazionali. Al giorno d'oggi infatti non sono i telespettatori ma gli interessi economici a far ruotare la macchina televisiva. Ai giorni nostri quando si parla di televisione in senso lato si è maggiormente preoccupati degli introiti pubblicitari piuttosto che della qualità dei programmi che vanno in onda, perciò si preferisce produrre format (spesso copiati dall'estero) scadenti ma che attirino un maggior numero di persone.

Negli attuali palinsesti esistono sostanzialmente sei grandi raggruppamenti di programmi: film, telegiornali, programmi di approfondimento, fiction, varietà e documentari. All'interno di questi grandi gruppi vi sono poi ulteriori suddivisioni che per non complicare l'esposizione non tratterò.


I film che vengono trasmessi sono sempre meno e soprattutto pieni di interruzioni pubblicitarie che ne impediscono una piacevole fruizione; inoltre molto spesso bei film vengono trasmessi in seconda se non in terza serata. A mio parere sarebbe meglio innanzitutto diluire sull'intera giornata la trasmissione dei film così che anche il mattino e soprattuto il pomeriggio si possa vedere un bel film senza dover aspettare le 21.30 che per alcuni (bambini ed anziani) sono magari orari proibitivi.


I telegiornali sono a mio parere ben dilazionati durante la giornata ma purtroppo sono vuoti di contenuti. Ho già esposto la mia posizione sugli organi di informazione e perciò non mi dilungherò.


I programmi di cossidetto approfondimento sono molto numerosi ma anch'essi vuoti di vere notizie di approfondimento. Spesso sono solo un'accozzaglia di opinioni che spostano l'attenzione facendo passare in secondo piano il fatto. Bisognerebbe prendere spunto dai grandi reportage della CNN o della BBC che raccontano la vicenda anche per ore senza intervistare nessuno, solo per informare.


Le fiction sono a mio parere un buon tipo di programma. Se fatte bene infatti possono interessare (come quelle di sfondo storico), divertire ed anche a volte emozionare.


I documentari sono sempre meno presenti sui nostri schermi. A parte Geo & Geo che va in onda quotidianamente mostrandoci splendide immagini sugli animali sono sempre meno i programmi dedicati alla scienza, alla storia, ai viaggi ed al regno animale. Sarebbe invece utile anzichè mostrarli in terza serata (come la Storia siamo noi) riprodurli il pomeriggio o magari prima dei telegiornali serali al posto di quei quiz pseudoistruttivi.


Infine i varietà. I varietà che si differenziano in vari tipi: reality, quiz, cabaret, etc... sono sempre più da idioti e da automi. Spesso infatti il telespettatore viene trattato come un' ameba che si beve ogni cavolata che gli viene propinata.


E' ovvio che vi sono delle eccezioni. Tra i telegiornali l'unico che forse è minimamente degno di questo nome è il Tg3, tra i documentari oltre al già citato Geo & Geo un ottimo programma è Alle falde del Kilimangiaro e Correva l'anno (che va in onda non prima delle 23.30). Tra i programmi di approfondimento si salvano a mio parere AnnoZero e Report oltre che qualche puntata di Terra; per i varietà invece a parte Blob, Striscia la notizia e le trasmissioni di Fiorello e della Dandini ben poche sono degne di andare in onda (basti pensare a Gabbia di matti, Buona domenica, Domenica In, etc...).


A questo punto è necessario un radicale cambiamento del sistema televisivo italiano che è stato prima ingabbiato con la legge Gasparri e poi non toccato dal governo di centro sinistra. E' interessante notare come entrambi gli schieramenti politici gongolino con l'attuale sistema radio-televisivo. Sarebbe oppurtuno, con una legge sul conflitto di interesse, togliere almeno una rete a Berlusconi lasciando magari entrare Europa7 nel mercato e poi spostare magari rai 3 sul satellite. Basterebbe pensare al consumatore che se vuole informarsi ed avere un minimo di piacere dal mezzo televisivo è costretto ad abbonarsi a Sky. E' necessario perciò aprire un vero pluralismo ed una vera concorrenza che non veda come accade oggi opporsi gli stessi format su canali diversi (Buona domenica-Domenica In, Porta a Porta-Matrix-Tg2 Punto di vista-Primo piano, L'eredità-Chi vuol essere milionario, etc...).


Mi rendo conto però che le mie sono solo utopie poichè ora come ora se dovesse risalire al potere Berlusconi nulla cambierebbe e poichè nulla è cambiato in quasi due anni di governo di centro sinistra.


1 commento:

Marty ha detto...

Sono pienamente d'accordo con te...
A volte mandano in onda dei programmi che sono un isulto all'intelligenza dei telespettarori (non sto a citare i nomi altrimenti occupo mille pagine...)...
Per poter guardare un film bisogna aspettare le 21.30 e con tutte le pubblicità che ci inseriscono dentro (che tra l'altro non durano poco...ma a volte anche 4-5 minuti...) uno riesce a finire di guardare il suo film ( se nn crolla prima ) verso le 12, il che non è male calcolando che al mattino ci si deve svegliare all'alba per andare a scuola o al lavoro...
Ma vogliamo parlare dei film??
Su alcuni nulla da dire ( ben pochi però...) ma vogliamo parlare di quelli che mandano in onda mille volte all'anno??eppure è pieno di film il mondo...
Bhà...Che Amarezza...