2 giugno 2008

Ministri veri o finti?

Vorrei oggi mostrare come i ministri del nuovo governo Berlusconi non rispecchino i reali problemi del nostro paese. In teoria i ministeri dovrebbero rispondere alle esigenze del territorio e della popolazione. La lista dei ministri è:
Ministri senza portafoglio
Rapporti con le Regioni
Ministro: Raffaele Fitto
Attuazione del Programma
Ministro: Gianfranco Rotondi
Pubblica amministrazione e l'Innovazione
Ministro: Renato Brunetta
Pari opportunità
Ministro: Mara Carfagna
Politiche Europee
Ministro: Andrea Ronchi
Rapporti con il Parlamento
Ministro: Elio Vito
Riforme per il Federalismo
Ministro: Umberto Bossi
Politiche per i Giovani
Ministro: Giorgia Meloni
Semplificazione Normativa
Ministro: Roberto Calderoli
Ministri con portafoglio
Affari Esteri
Ministro: Franco Frattini
Interno
Ministro: Roberto Maroni
Giustizia
Ministro: Angelino Alfano
Difesa
Ministro: Ignazio La Russa
Economia e Finanze
Ministro: Giulio Tremonti
Sviluppo Economico
Ministro: Claudio Scajola
Politiche Agricole, Alimentari e Forestali
Ministro: Luca Zaia
Ambiente, Tutela del Territorio e del Mare
Ministro: Stefania Prestigiacomo
Infrastrutture e Trasporti
Ministro: Altero Matteoli
Lavoro Salute e Politiche sociali
Ministro: Maurizio Sacconi
Istruzione Università e Ricerca
Ministro: Mariastella Gelmini
Beni e Attività Culturali
Ministro: Sandro Bondi
Come si può vedere dalla lista i ministri sono in totale 21. Ora vi mostro quella che a mio parere dovrebbe essere una vera squadra di governo che non sia il consiglio di amministrazione dell'azienda Berlusconi ma la classe dirigente di un paese civile:
Ministri senza portafoglio:
1) Pubblica amministrazione ed innovazione,
2)Pari opportunità,
3)Politiche europee,
4)Rapporti con il Parlamento,
5)Politiche giovanili.
6)Comunicazioni
Ministri con portafoglio:
1)Esteri,
2)Interni,
3)Lotta alla mafia,
4)Pubblica istruzione, università e ricerca
5)Economia,
6)Ambiente ed energia,
7)Sanità,
8)Beni culturali e turismo,
9)Walfare,
10)Giustizia.
In pratica si può notare come sono fondamentali dei ministeri per fronteggiare le VERE emergenze italiane: mafia, rifiuti, energia, sanità, istruzione e turismo. Gli obiettivi da perseguire sono a mio parere molto diversi da quelli che si è imposto il governo. Bisogna muoversi per sviluppare un forte turismo, un'ottima e moderna istruzione, una adeguata e prolifica ricerca, accelerare la giustizia, combattere e distruggere la criminalità organizzata, togliere i rifiuti, dare pluralismo all'informazione e trovare energia alternativa.

24 maggio 2008

Nucleare: no grazie




Il ministro Scajola ha recentemente affermato che il Governo e l'Italia sono pronti per far partire un programma energetico basato sull'energia nucleare e per costruire nuove centrali nucleari. Che il governo sia pronto è tutto da vedere ma che la popolazione sia pronta mi sembra una vera sciocchezza (per usare un eufemismo).


Innanzitutto in questi giorni si è visto come nella nostra Democrazia il parere del popolo espresso attraverso un referendum non conta nulla. Venti anni fa circa gli italiani avevano detto NO al nucleare ed ora senza interperrarli il neonato governo DI Berlusconi cancella quella consultazione sebbene recenti sondaggi mostrino come il parere nel Paese non sia cambiato.


Oltre a questo cavillo democratico il Governo sbaglia sul piano economico, energetico ed ambientale.


Innanzitutto queste centrali verrebbero a costare miliardi di euro l'una, soldi che in un paese in recessione e crisi come il nostro sarebbe bene usarli per innalzare i salari ed incentivare le imprese (per fare due esempi). Poi bisogna tenere in considerazione i costi dell'uranio che diminuendo sempre di più tra 15-20 anni (tempo stimato per il funzionamento) costerà notevolmente di più.


In secondo luogo (ma non per importanza) mi sembra un'assurdità puntare sul nucleare 30 anni dopo gli altri paesi che proprio in questi anni stanno cercando alternative ed in alcuni casi addirittura spegnendo alcune centrali. A mio parere sarebbe molto più intelligente e moderno affidarsi alla ricerca di nuove fonti energetiche alternative e aumentare il solare, l'eolico ed il geotermico con pesanti incentivi alle imprese che usino queste fonti ed anche ai privati cittadini.E' poi necessario considerare il problema delle scorie. L'uranio esausto infatti ci mette migliaia di anni prima di decadere e rendersi innocuo. Mi domando forse ingenuamente: ma se non si riesce da 16 anni a risolvere il problema dei rifiuti a Napoli come si pensa di smaltire migliaia di barili pieni di scorie radioattive???


Infine c'è da tenere sempre in considerazione il rischio esplosione che è si molto basso ma non nullo.


Qui potete vedere una panoramica delle centrali nucleari in Europa (non so voi ma io sono orgoglioso che in Italia non ce ne siano).

17 maggio 2008

Mal di scuola

Come forse è immaginabile la scuola è uno dei pilastri della nostra società; purtroppo però non sempre l'istruzione rientra nei piani dei partiti e delle istituzioni. Gli ultimi rilevamenti hanno mostrato come gli studenti italiani siano nella seconda metà della graduatoria che descrive il livello di preparazione degli studenti europei. E' a mio parere superfluo osservare come sia fondamentale una buona (alomeno!) preparazione per formare una futura classe dirigente di qualità. Purtroppo però la preparazione (soprattutto scientifica) dei giovani italiani è molto sotto la media europea e in alcune zone d'Italia, soprattutto nel Sud, i punteggi ottenuti sono la metà di quelli della media UE.
Il problema fondamentale è che i nostri studenti (soprattutto di medie e superiori) hanno lacune in cultura generale non in ambiti specialistici: pensano che Aldo Moro sia stato ucciso dalla mafia, che Berlusconi sia uno dei padri costituenti; non sanno perchè si alternano giorno e notte ochi è Hitler. Insomma una vera tragedia!
A questo punto è utile cercare qualche soluzione. Inizialmente è fondamentale rivedere i programmi rendendoli un po' meno nozionistici e un po' più moderni, è inoltre importantissimo innalzare la rigidità delle valutazioni reintroducendo gli esami di riparazione che permettono un maggior impegno. Infatti in Italia la percentuale dei bocciati è inferiore al 2% ed in alcuni istituti è 0. Certo si potrebbe dire che i nostri giovani siano dei geni ma poi si scopre come la magistratura abbia scartato centinaia di aspiranti giudici perchè nel test del concorso avevano commesso degli imperdonabili errori di ortografia. Insomma un bel problema. Che si aggrava se consideriamo la preparazione degli insegnanti che molto spesso lascia davvero a desiderare anche grazie alla mancanza dei fondi per l'aggiornamento.
Infine è a mio parere fondamentale che vengano almeno raddoppiati i fondi destinati alla pubblica istruzione (eliminando quelli alla scuola privata), svecchiando il corpo docenti, mantenendo un alto controllo della qualità degli insegnanti e degli insegnamenti, solo da qui può partire una rinascita della scuola. Rinascita necesssaria per puntare ad una ripresa del paese sia economica ma soprattutto culturale.

7 aprile 2008

Merito, questo sconosciuto

Ormai siamo alla fine della campagna elettorale ed a mio parere in questi giorni di dibattiti è mancato all'appello uno dei temi a mio parere fondamentali: il merito. Nel nostro paese, a differenza degli altri paesi europei, il merito è veramente un concetto sconosciuto. In Italia la maggior parte dei concorsi pubblici sono truccati e controllati dall'esterno e dalle raccomandazioni, i direttori delle ASL sono designati dai partiti o dalle grandi lobby, le cattedre universitarie sono in mano ai baroni intorno ai quali ruota tutto il mondo accademico, etc.
E' ovvio come un discorso così in un paese civile non si dovrebbe fare, in Italia però quasi quotidianamente si leggono notizie su concorsi o prove d'ingresso truccati o su incarichi affidati ad amici di amici.
La cosa che più mi stupisce è però come in questo periodo di scontri elettorali questo tema della mancanza di merito non sia presente. Mi sembra banale dire che una società basata sul merito è molto più avanzata di una basata sulle raccomandazioni. In Inghilterra per esempio persino le scuole primarie (elementari, medie, superiori) sono privatizzate e i presidi hanno il potere e la possibilità di assumere o licenziare gli insegnanti. Inoltre gli stessi docenti sono tenuti quasi annualmente a frequentare un corso di aggiornamento, cosa che da noi non avviene praticamente mai. Infine sempre nel regno di Albione gli alunni meritevoli vengono incentivati pesantemente per proseguire i propri studi, magari all'estero.
In Italia tutto ciò è pressochè inesistente. Gli insegnanti sono anziani e presentano testi e programmi di almeno venti anni fa rimanendo legati ad un mondo che non è più lo stesso.
Insomma è necessario introdurre il merito nella nostra società in modo da creare medici, ingegneri, architetti ed avvocati preparati e moderni per poter competere con i colleghi stranieri.
Infine è a mio parere necessario attuare una vera riforma della scuola e dell'università che ammodernizzi i programmi e gli insegnanti e che aumenti la specializzazione degli studenti e che li possa realmente preparare alla vita ed al mondo del lavoro.
Nel video qui sotto potete vedere come un menager importante di Telecom (qui trovate la sua carriera : http://www.forbes.com/finance/mktguideapps/personinfo/FromPersonIdPersonTearsheet.jhtml?passedPersonId=913824) descrive la disfatta di Napoleone a Waterloo.

4 aprile 2008

Per il Bene Comune

Finalmente dopo giorni e giorni di indecisione ho scelto per chi votare alle elezioni del 13 e 14 aprile: voterò la lista civica Per il Bene Comune con Stefano Montanari candidato premier. Vorrei qui cercare di convincere quante più persone possibile poichè come si può facilmente vedere questa lista ha pochisima visibilità nei mezzi di comunicazione. Stefano Montanari è un ricercatore medico specializzato nelle nanopatologie che ha deciso di mettere a disposizione della comunità la sua esperienza e quella dei suoi collaboratori. Il progamma della lista PBC si basa su un nucleo centrale che consiste nella salvaguardia dell'ambiente in cui viviamo. In questo senso le maggiori battaglie che la lista porta avant sono: la lotta agli inceneritori quali emissari di nanoparticelle molto più tossiche della diossina dei rifiuti, lo sviluppo e la diffusione dell'eolico e del solare oltre che una netta avversione all'energia nucleare. Inoltre la lista propone la diffusione di mezzi di trasporto a basso costo e soprattutto a basso impatto ambientale, la piantificazione di un albero ogni nuovo nato ed il no secco a tutte le opere publiche inutile e dannose.
In economia la lista si batte sull'azzeramento delle aliquote fiscali per i redditi troppo bassi ed un recupero di energie finanziare dal drastico abbassamento dei privilegi (grandi e piccoli) della politica e ad una vera lotta all'evasione.
Infine la lista PBC propone l'aumento sostanzale dei finanziamenti alla ricerca, la libertà dell'informazione ed una maggiore e migliore integrazione degli immigrati regolari. (per maggiori e dettagliate informazioni: http://www.perilbenecomune.net/Programma.html)
Ciò che mi ha fatto fare questa scelta è soprattuto il volere di Montanari e della sua lista di voler restare fuori da una ormai arcaica divisione ideologica tra destra e sinistra preferendo attuare una politica vera e che pensi realmente al bene comune della gente.
Per chi volesse sapere tutto su questo movimento e sul suo leader può visitare: http://www.perilbenecomune.net/Home.html e http://www.stefanomontanari.net/.
Nei video seguenti potete vedere alcune delle rare interviste televisive lasciate da Stefano Montanari.


7 marzo 2008

Veltroni: "... ma anche..."

Antonio Boccuzzi ve lo ricordate? Bhè per chi avesse la memoria corta il Signor Boccuzzi è l'unico sopravvissuto del rogo della TyssenKrupp di Torino dove avevano perso la vita i suoi colleghi. Ultimamente Veltroni ha deciso di inserire Boccuzzi nelle liste del Pd per dare rappresentanza alla categoria operaia. Mi verrebbe da dire a Walter che la politica è una cosa seria e non tutti sono in grado di farla o meglio di farla bene. Boccuzzi ha preso bene anzi benissimo la notizia dicendo che da quel momento il telefono gli squilla in continuazione ma che lui rimane con i piedi per terra perchè è e rimarrà sempre un operaio. A mio avviso questa candidatura causa una contraddizione molto forte: il Pd ha infatti candidato anche l'ex presidente di Finmeccanica Massimo Calearo per dare questa volta rappresentanza alla categoria imprenditoriale. Insomma nel Pd dovranno convivere "servi e podroni". Oltre a ciò però le contraddizioni non finiscono poichè nel partito democratico troviamo Teodem e Radicali, ex comunisti ed ex democristiani, giustizialisti e garantisti, etc...
A questo punto l'unica cosa che mi viene da dire è: povero Walter! Veltroni infatti ha sì costruito un nuovo soggetto politico ed intrapreso una nuova strada ma purtroppo per lui, e per noi, non ha avuto il coraggio di costruire anche una nuova classe politica poichè sotto le candidature di facciata (Boccuzzi, Calearo, Ichino, etc...) e le eccellenti (poche) estromissioni (De Mita, Visco, etc...) i "senatori" del Pd sono sempre li stessi che ormai sono in politica da almeno 30 anni (D'Alema, Fassino, etc...). In questo senso non si può dire che il Pd sia il nuovo poichè è un vecchio vestito da teenager.
Tornando al nostro Boccuzzi mi sembra che abbia fatto il passo più lungo della gamba: dopo la candidatura è miracolosamente comparso in molti talk televisivi (Annozero in primis) esprimendo le sue opinioni sul tema del lavoro. Ma non faceva meglio ad entrare in un sindacato mettendosi ad operare sul campo senza esagerare puntando alla Camera dei Deputati dove con molta probabilità sarà uno dei tanti che nonostante le intenzioni rimarrebbbe bloccato dalla burocrazia parlamentare?

4 marzo 2008

Faccia a faccia

Ieri sera ad "Otto e mezzo" si è svolto un confronto memorabile tra i padroni di casa Ritanna Armeni, Lanfranco Pace e i super-ospiti Bruno Vespa ed Enrico Mentana. Titolo della puntata: Orfani del faccia a faccia. La trasmissione si svolge come sempre con un ritmo serrato e spiazzente dove i conduttori pongono delle domande scomodissime ed imbarazzanti a coloro che normalmente svolgono il loro stesso mestiere in altri orari. Come dice il titolo della puntata il tema centrale è la mancanza dei faccia a faccia in televisione. Infatti in questa campagna elettorale non avremmo confronti tra i candidati premier come sta avvenendo in America dove Obama e la Clinton quasi settimanalmente si incontrano in televisione scambiandosi accuse a volte anche pesanti. La stessa cosa è accaduta in Francia tra Sarkozy e la Royale e con molta probabilità accadrà in Spagna tra pochissimi giorni. Nella trasmissione de La7 è molto interessante l'ultima parte dove Pace citando una frase di Aldo Grasso chiede agli ospiti come mai non vengano mai fatte domande spiazzanti e scomode agli ospiti politici nelle cosiddette trasmissioni di approfondimento politico. Vespa si difende dicendo che lui non conosce i dati (parlando di tasse) e peciò non può chiedere ai politici dove hanno intenzione di prendere i soldi per abbassare le imposte. Ma mi domando io: è possibile che un giornalista che vorrebbe fare una trasmissione seria non conosce le cifre di cui parleranno i suoi ospiti così da chiedere loro delle spiegazioni? Immagino che questa sia una domanda a cui nessuno possa rispondere. Certo è però che visto il numero dei candidati (circa 11) risulta molto difficile condurre dei faccia a faccia senza che si trasformini in semplici spot elettorali. Bisognerebbe svolgere più trasmissioni dividendo i candidati in piccoli gruppi evitando però quella rigidità di tempi che ha contraddistinto i dibattiti del 2006. Sarebbe bello vedere uno scontro tipo quello tra Obama e la Clinton.

25 febbraio 2008

Alberto Sordi

Ieri erano cinque anni dalla scomparsa di Alberto Sordi. E' inutile elencare gli innumerevoli film dell'Albertone nazionale che spaziando dal comico al drammatico occupano oltre mezzo secolo della storia del cinema italiano. Vorrei però soffermarmi su ciò che ci ha lasciato il maggior attore italiano. Innanzitutto una serie lunghissima di interpretazioni dei più svariati e variopinti stereotipi dell'italiano medio, una serie di ritratti spesso conditi con una buona dose di autoironia, cattiveria, vigliaccheria e sarcasmo che hanno reso perfettamente l'idea della nostra sociètà. Il tutto con l'aggiunta della sua parlata romanesca che dava un ulteriore tocco di comicità. Insomma penso che Alberto Sordi possa essere veramente definito un monumento nazionale che incarnava tutti gli stati d'animo degli italiani. Basta ricordare La Grande guera, Il vigile, Il medico della mutua per capire come Sordi fosse un italiano e centomila.
E' importante perciò che venga ricordato e che i suoi film vengano proiettati costantemente non soltanto nell'anniversario della sua scomparsa. Ha senz'altro lasciato un vuoto in tutti l'italiani ma soprattutto nel cinema italiano che purtroppo non ha passato ottimi momenti dopo la scomparsa di alcuni mostri sacri come Sordi, Totò, Tognazzi e Manfredi.
In queste future settimane il corriere della sera pubblicherà una collana con i migliori film di Sordi sperando che l'Italia non perda una parte della propria identità.
Grazie Alberto.

21 febbraio 2008

Mia cara benzina, quanto mi costi!?!


In questi giorni il prezzo dei carburanti è aumentato ancora sfiorando e a volte superando 1,40 euro al litro. I continui aumenti sui carburanti sono tra le maggiori cause di impoverimento della popolazione. Ultimamente si è visto come soprattutto l'aumento di energia (gas, luce, carburanti) e generi alimentari (frutta, verdura, carne, etc...) causerà una nuova ondata di aumenti. E' importante notare come queste cose siano tutte collegate tra loro: aumentando il prezzo del gasolio aumenterà per forza di cosa il costo del trasporto e perciò anche il prodotto alimentare subirà un rialzo senza considerare poi eventuali speculazioni o aumenti ingiustificati. In questo senso in questa settimana si sono verificati svariati controlli della guardia di finanza in numerosi mercati italiani.

Vorrei però soffermarmi ora sul prezzo dei carburanti. Ci viene detto spesso come l'aumento del prezzo alla pompa non sia proporzionato all'aumento del costo del barile: spesso infatti nonostante il calo del prezzo del barile il costo di un litro di benzina o gasolio aumenta comunque. E' qui a parer mio che sta l'inghippo. Perchè? Forse perchè le maggiori compagnie petrolifere mondiali si sono accordate su un prezzo di cartello impedendo una regolare concorrenza e gestendo loro aumenti e diminuzioni? Purtroppo pare che a queste domande la risposta sia difficile da dare.

In questo senso una risposta ha tentato di darla il governo, che per voce del ministro Bersani aveva promesso una riduzione delle accise sui carburanti. E qui tocchiamo le dolenti note. Dolenti poichè circa il 70% del costo della benzina al litro è dovuto a queste imposte sulle quali viene pagata anche l'IVA: insomma una tassa sulle tasse. La cosa ancora più sconcertante è vedere le singole voci di alcune di queste accise:

0,0099 euro per la guerra di Abissinia del 1935;

0,00724 euro per la crisi di Suez del 1956;

0,00517 euro per il disastro del Vajont del 1963;

0,00517 euro per l'alluvione di Firenze del 1966;

0,00517 euro per il terremoto del Belice del 1968;

0,05113 euro per il terremoto del Friuli del 1976;

0,03874 euro per il terremoto dell'Irpinia del 1980;

0,1059 euro per la missione in Libano del 1983;

0,01137 euro per la missione in Bosnia del 1996;

0,020 euro per rinnovo contratto autoferrotranviari 2004
Il tutto per un totale di 0,25 euro al litro. (dati della camera dei deputati)

Non ci sono veramente parole. 0,25 euro al litro per una utilitria di media cilindrata (50 litri) significa risparmiare circa 12,5 euro a pieno che moltiplicati per 12 mesi (un pieno al mese) fa 150 euro all'anno che potrebbero essere risparmiati. Senza contare che come detto sopra il risparmio sui carburanti allargherebbe poi la rosa dei prodotti che vedrebbero una diminuzione di prezzo.

20 febbraio 2008

Berlusconi: vaffanculoooooo!!!

Come forse tutti sanno nell'ultima intervista lasciata a Giani Riotta da Silvio Berlusconi le menzogne sono cadute come la neve in Groenlandia. A parte le solite palle sulle ottime operazioni compiute dal suo governo, Berlusconi ha dato il meglio di se (o il peggio, dipende) quando incalzato dalle continue e spiazzanti domande del servo Riotta ha iniziato ad infangare il nome di uno dei giornalisti migliori che l'Italia abbia mai avuto: Enzo Biagi. Il Cainano infatti ha iniziato dicendo che non voleva far allontanare Biagi, Santoro, Lutazzi, etc dalla televisione pubblica perchè la usavano per fini <> per poi proseguire dicendo che Biagi abbia preferito, di sua spontanea volontà, andare via dalla Rai allettato da una congrua liquidazione.



Come potete vedere ma soprattutto sentire le bugie regnano nello studio di Tv7 dove il direttore del più seguito telegiornale d'Italia non fa altro che dialogare con Berlusconi facendogli le domande che lui vuole farsi fare. Insomma più disinformazione di così si muore.
Pubblico ora un video di Daniele Martinelli che a mio parere è uno dei migliori esponenti di questo senso di vomito nei confronti dell'informazione.

18 febbraio 2008

Firenze: risultati referendum

Con il 53,3% dei voti vince il comitato referendario che non vuole la costruzione della tramvia a Firenze. Purtroppo però non è stato raggiunto il quorum (ha votato appena il 39% degli aventi diritto) e trattandosi di un referendum consultivo può benissimo essere ignorato dalla giunta comunale che ha proposto l'opera. Staremo a vedere cosa deciderà il sindaco.

17 febbraio 2008

Firenze: la tramvia in centro


Oggi 17 febbraio 2008 i cittadini fiorentini sono tenuti a recarsi alle urne per un referendum abrogativo sulla tramvia cittadina. Il comune di Firenze ha infatti deciso di costruire una nuova linea tramviaria che dovrebbe passare ed avere una fermata a circa 20 metri dal Duomo e dal Battistero più famosi del mondo. Le opere, firmate dai maggiori esponenti del Rinascimento come Donatello, Uccello e Brunelleschi, sono tra gli edifici più importanti del patrimonio artistico italiano e mondiale; opere che ogni anno vengono visitate da migliaia se non milioni di visitatori italiani e stranieri.
Il comune del capoluogo toscano giustifica la costruzione della tramvia come utile opera per ridurre inquinamento e traffico senza però considerare lo scempio che produrrebbe in quella piazza. Mi piacerebbe sapere cosa ne direbbe Dante se si trovasse un tram di quelle dimensioni (è lungo come circa tre bus: porta fino a 250 persone) nella piazza che vide i maggiori scontri tra guelfi e ghibellini e che con molta probabilità gli fu da ispirazione per la Divina Commedia.
In ogni caso oggi i cittadini aventi diritto (poco più di 310.000) sono diretti alle urne che chiuderanno alle ore 22.00 per esprimere il loro consenso o speriamo il loro dissenso sulla costruzione di questa linea tramviaria.
C'è inoltre da dire che tram di quella specie a Milano sono già operativi e che purtroppo non riducono affatto il traffico cittadino. Infatti i tram hanno una propria corsia preferenziale che ha ridotto notevolmente (quasi dimezzato) le carreggiate per le auto causando così spesso ingorghi dovuti ai parcheggi ed alle intemperanze dei cittadini, inoltre questi tram hanno spesso guasti che bloccano le linee e viste le dimensioni spesso bloccano il traffico cittadino. Insomma a me sembra che costruire tram sia solo un passo indietro se si considera che i primi tram sono comparsi a cavallo tra '800 e '900, a mio parere sarebbe molto meglio costruire autobus ecologici (elettrici o a gas) più mobili e non vincolati alle rotaie che per un minimo intoppo (auto in seconda fila, sassi, ...) si bloccano causando gravi danni alla mobilità.
Vi terrò informati prossimamente sul risultato del referendum.


16 febbraio 2008

Cinema: "La guerra di Charlie Wilson"



Tratto da una storia vera "La guerra di Charlie Wilson" narra la vicenda del deputato texano Wilson che nella prima metà degli anni '80 iniziò a finanziare segretamente i mujaheddin afgani per fronteggiare l'invasione russa dell'Afghanistan.


Un sublime Tom Hanks riesce ad interpretare sia gli eccessi (sesso, cocaina e wisky) sia l'umanità del deputato che si impegna duramente per ottenere sempre maggiori finanziamenti dal Congresso americano; Hanks affiancato da un'ottima e inedita Julia Roberts che interpreta una ricca donna che spinta da amore per Dio è impegnata attivamente in Afghanistan per aiutare i moltissimi profughi che varcano il confine pakistano. Da sottolineare anche la bravura di Philip Hoffman che come esponente della CIA aiuta Wilson ad organizzare la difesa degli afgani con una grande dose di ironia.


Purtroppo però una volta che i sovietici lasciarono i territori afgani la commissione difesa americana non concesse nuovi finanziamenti a Wilson per la ricostruzione del paese. Così gli estremisti riuscirono ad impadronirsi delle armi americane e a fomentare terrore per il paese impadronendosi del potere; ma questa è storia recente.


"Queste sono le cose che sono accadute. Sono stati avvenimenti gloriosi e che hanno cambiato il mondo. E le persone a cui vanno i meriti sono quelle che hanno fatto sacrifici. E poi noi abbiamo mandato tutto a puttane”. Charlie Wilson

13 febbraio 2008

Elezioni 2008


Il 13 e 14 aprile l'italiani saranno tenuti a recarsi alle urne per una nuova votazione governativa.

Dalla caduta del governo Prodi in poi la politica si è contraddistinta solo per il valzer delle alleanze e del trasformismo. Da oggi si possono affermare con certezza le allenze: nel centro-destra FI ed AN si sono fuse nel Popolo della libertà insieme ad altri piccoli partiti (DCA,Liberlademocratici,...) mentre la Lega Nord è legata con un patto federativo allo stesso PDL; l'UDC di Casini ha deciso invece di correre da solo candidandosi lui stesso come Primo ministro. Nel centro-sinistra (che può anche essere chiamato centro non essendoci più la sinistra) il PD correrà da solo legato soltanto all'Italia dei Valori di Antonio Di Pietro che comunque si presenterà con il prorpio simbolo. A sinistra PRC, PCI, Verdi e Sinistra democratica si presenteranno con il nuovo simbolo di Sinistra Arcobaleno.

Sparsi poi si presenteranno la Rosa Bianca di Pezzotta e Tabacci, la Destra di Storace, il Partito Comunista dei lavoratori di Turigliatto, la lista Pro life di Giuliano Ferrara e forse un movimento di Rita Borsellino.

Nonostante però i raggruppamenti partitici, che ci diminuiscono la rosa di candidati, la campagna elettorale vedrà le stesse identiche facce del 2006 (a parte Veltroni) e soprattutto l'identica legge elettorale del 2006. Con questa legge infatti non è il cittadino ma il partito a scegliere i candidati proponendo così chi gli pare e piace. In questo senso trovo ottima l'idea di Di Pietro che probabilmente si allargherà a tutto il PD di candidare solo coloro che hanno la fedina penale pulita. Un grande passo avanti che se sarà rispettato diventerà il primo segno civile della politica dopo molto tempo. Purtoppo però pare che gli altri partiti non abbiano la stessa idea. Bisognava però fare uno step ulteriore impedendo a coloro che avevno svolto più di tre legislature di potersi ricandidare soprattutto quando lo prevede lo statuto del proprio partito (vedi Fassino e i DS).

La campagna elettorale si presenta più accesa che mai, speriamo solo che siano i programmi e non i programmatori ad occupare tutta la scena.

10 febbraio 2008

10 febbraio: per non dimenticare


Da pochissimi anni il 10 febbraio è la giornata del ricordo dei morti nelle Foibe. Per chi non lo sapesse (cosa molto probabile visto che pochissimi libri di storia scolastici ne parlano) le foibe sono delle cavità nel terreno profonde decine di metri (simili a pozzi senz'acqua) dove furono gettati migliaia di italiani tra il 1943 ed il 1945.

Dopo l'armistizio dell' 8 settembre 1943 il territorio italiano in Istria e Dalmazia fu occupato dai militari del regime comunista jugoslavo comandato da Tito che utilizzarono le foibe come fosse comuni dopo aver ucciso a sangue freddo centinaia di italiani. Successivamente quei territori furono occupati dai nazisti e perciò l'eccidio fu fermato. Riprese però alla fine della guerra tra l'aprile ed il giugno del 1945 dove le foibe furono utilizzate dai soldati di Tito non solo per gettarvi i morti ma anche per uccidere; infatti migliaia di uomini, donne e bambini furono buttati ancora vivi in queste buche. L'eccidio continuò fino all'arrivo degli anglo-americani che occuparono la zona.

I morti furono molti ma i dati sulle vittime sono molto controversi. In media le vittime dovrebbero essere tra le dieci e le venti mila, ma sono tutti dati teorici poichè il regime di Tito distrusse anche tutti gli archivi anagrafici impedendo così una successiva ricostruzione del numero delle vittime.

E' importante sottolineare come le vittime fossero indifferentemente fascisti ed antifascisti, la loro colpa era solo quella di essere italiani. L'unica motivazione (futile) che spinse il regime jugoslavo a compiere quei massacri è l'appartenenza territoriale: gli jugoslavi rivendicavano l'Istria e la Dalmazia come propri territori che li erano stati sottratti con la vittoria italiana nella Grande Guerra.

E' importante sottolineare però come queste vicende non vengano narrate nei libri di storia e nemmeno citate dai professori italiani. Ciò probabilmente accade per una iniziale accondiscendenza da parte del partito comunista italiano in quegli anni, accondiscendenza che pare finalmente scomparsa visto le ultime dichiarazioni di Fausto Bertinotti sull'accaduto.

Tito fu accusato di crimini contro l'umanità oltre che per i massacri contro gli italiani anche per quelli commessi contro gli sloveni.

Infine è fondamentale ricordare questa tremenda pagina della nostra storia che vide la morte di migliaia di innocenti e l'esodo di circa 350 mila persone.

Ricordare i capitoli dolorosi delle foibe e dell'esodo giuliano-dalmata è un dovere a cui abbiamo mancato per oltre cinquant'anni. A questi poveri nostri fratelli che hanno pagato per tutta l'Italia la cambiale della Seconda Guerra Mondiale non abbiamo mostrato alcuna gratitudine, anzi, abbiamo cercato di cancellarli. Arrigo Petacco




6 febbraio 2008

TV: un'accozzaglia di programmi

In questi ultimi anni la televisione italiana ha avuto un calo fortissimo di interesse. Non c'è da stupirsi però visto i programmi che occupano i palinsesti delle sette maggiori reti nazionali. Al giorno d'oggi infatti non sono i telespettatori ma gli interessi economici a far ruotare la macchina televisiva. Ai giorni nostri quando si parla di televisione in senso lato si è maggiormente preoccupati degli introiti pubblicitari piuttosto che della qualità dei programmi che vanno in onda, perciò si preferisce produrre format (spesso copiati dall'estero) scadenti ma che attirino un maggior numero di persone.

Negli attuali palinsesti esistono sostanzialmente sei grandi raggruppamenti di programmi: film, telegiornali, programmi di approfondimento, fiction, varietà e documentari. All'interno di questi grandi gruppi vi sono poi ulteriori suddivisioni che per non complicare l'esposizione non tratterò.


I film che vengono trasmessi sono sempre meno e soprattutto pieni di interruzioni pubblicitarie che ne impediscono una piacevole fruizione; inoltre molto spesso bei film vengono trasmessi in seconda se non in terza serata. A mio parere sarebbe meglio innanzitutto diluire sull'intera giornata la trasmissione dei film così che anche il mattino e soprattuto il pomeriggio si possa vedere un bel film senza dover aspettare le 21.30 che per alcuni (bambini ed anziani) sono magari orari proibitivi.


I telegiornali sono a mio parere ben dilazionati durante la giornata ma purtroppo sono vuoti di contenuti. Ho già esposto la mia posizione sugli organi di informazione e perciò non mi dilungherò.


I programmi di cossidetto approfondimento sono molto numerosi ma anch'essi vuoti di vere notizie di approfondimento. Spesso sono solo un'accozzaglia di opinioni che spostano l'attenzione facendo passare in secondo piano il fatto. Bisognerebbe prendere spunto dai grandi reportage della CNN o della BBC che raccontano la vicenda anche per ore senza intervistare nessuno, solo per informare.


Le fiction sono a mio parere un buon tipo di programma. Se fatte bene infatti possono interessare (come quelle di sfondo storico), divertire ed anche a volte emozionare.


I documentari sono sempre meno presenti sui nostri schermi. A parte Geo & Geo che va in onda quotidianamente mostrandoci splendide immagini sugli animali sono sempre meno i programmi dedicati alla scienza, alla storia, ai viaggi ed al regno animale. Sarebbe invece utile anzichè mostrarli in terza serata (come la Storia siamo noi) riprodurli il pomeriggio o magari prima dei telegiornali serali al posto di quei quiz pseudoistruttivi.


Infine i varietà. I varietà che si differenziano in vari tipi: reality, quiz, cabaret, etc... sono sempre più da idioti e da automi. Spesso infatti il telespettatore viene trattato come un' ameba che si beve ogni cavolata che gli viene propinata.


E' ovvio che vi sono delle eccezioni. Tra i telegiornali l'unico che forse è minimamente degno di questo nome è il Tg3, tra i documentari oltre al già citato Geo & Geo un ottimo programma è Alle falde del Kilimangiaro e Correva l'anno (che va in onda non prima delle 23.30). Tra i programmi di approfondimento si salvano a mio parere AnnoZero e Report oltre che qualche puntata di Terra; per i varietà invece a parte Blob, Striscia la notizia e le trasmissioni di Fiorello e della Dandini ben poche sono degne di andare in onda (basti pensare a Gabbia di matti, Buona domenica, Domenica In, etc...).


A questo punto è necessario un radicale cambiamento del sistema televisivo italiano che è stato prima ingabbiato con la legge Gasparri e poi non toccato dal governo di centro sinistra. E' interessante notare come entrambi gli schieramenti politici gongolino con l'attuale sistema radio-televisivo. Sarebbe oppurtuno, con una legge sul conflitto di interesse, togliere almeno una rete a Berlusconi lasciando magari entrare Europa7 nel mercato e poi spostare magari rai 3 sul satellite. Basterebbe pensare al consumatore che se vuole informarsi ed avere un minimo di piacere dal mezzo televisivo è costretto ad abbonarsi a Sky. E' necessario perciò aprire un vero pluralismo ed una vera concorrenza che non veda come accade oggi opporsi gli stessi format su canali diversi (Buona domenica-Domenica In, Porta a Porta-Matrix-Tg2 Punto di vista-Primo piano, L'eredità-Chi vuol essere milionario, etc...).


Mi rendo conto però che le mie sono solo utopie poichè ora come ora se dovesse risalire al potere Berlusconi nulla cambierebbe e poichè nulla è cambiato in quasi due anni di governo di centro sinistra.


4 febbraio 2008

Crisi: 4^ parte


Sono terminate anche le consultazioni fatte dal Presidente Marini.

L'ultimo giorno ha visto sfilare le delegazioni di Forza Italia, Partito Democratico ed Alleanza Nazionale. Il partito di Berlusconi ha ribadito la necessità di andare nuovamente al voto come anche Gianfranco Fini; di altro avviso Walter Veltroni che ha ribadito la vogia del PD di costruire un governo che faccia le riforme essenziali prima del voto.

Le delegazioni passate in rassegna nei giorni scorsi sono state molto eterogenee: UDC,UDEUR,DCA,IDV hanno optato per le elezioni, PRC, VERDI per un govero delle riforme mentre PCI non vuole in nessun caso fare un governo con la destra.

Ora tocca nuovamente al Presidente Napolitano decidere cosa fare.

31 gennaio 2008

Europa 7: la TV perduta

Nel luglio 1999, Europa 7 ottiene dallo Stato Italiano la concessione per una rete Nazionale, ma il Governo D’Alema non le assegna le frequenze per iniziare a trasmettere, alla stessa data Retequattro non ottiene la concessione.Dall’aprile 2000 al giugno 2001 il Governo Amato si disinteressa completamente della vicenda di Europa 7, permettendo in questo modo a Retequattro di continuare a trasmettere senza concessione.Nel novembre del 2002 la Corte Costituzionale con la sentenza n. 466 stabilisce che Retequattro deve dismettere definitivamente le trasmissioni terrestri entro il 31 dicembre 2003.Il 24 dicembre 2003 Silvio Berlusconi firma un decreto legge per superare tale termine.Il Governo Berlusconi nell’aprile del 2004 approva la legge Gasparri, la quale infischiandosene della sentenza della Corte, consente a Retequattro di continuare a trasmettere nonostante non abbia la concessione, mentre Europa 7 viene esclusa ancora una volta.Il Parlamento Europeo nel maggio del 2004 approva una relazione nella quale esprime preoccupazione che l’anomalia italiana si propaghi ad altri paesi dell’Unione, ed invita la Commissione Europea ad assumersi le sue responsabilità.Il Consiglio d’Europa composto da 45 Paesi, approva nel giugno del 2004 una risoluzione che deplora l’esclusione di un potenziale operatore televisivo, Europa 7 vincitore della gara pubblica per la diffusione televisiva sulle frequenze occupate da Retequattro del Gruppo Mediaset.Il 12 ottobre 2006 il Governo Prodi approva il disegno di legge Gentiloni che, non solo non risolve il problema Europa 7, ma non ne riconosce nemmeno i diritti.Il 30 novembre di fronte alla Corte di Giustizia Europea, il Governo Prodi, tramite l’avvocatura dello Stato, fa propria la posizione del Governo Berlusconi e difende addirittura la legge Gasparri.Ben quattro Governi, quindi, non hanno voluto e non vogliono riconoscere ad Europa 7 il diritto a trasmettere.Europa 7 continua la battaglia per il suo diritto ad esistere e per il pluralismo dell’informazione nel nostro Paese.

http://it.youtube.com/watch?v=_XiCi3sqxjE

Crisi: 3^ parte


In data 30 gennaio 2008 il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha deciso, al termine delle consultazioni, di rimettere un mandato esplorativo nelle mani del Presidente del Senato Franco Marini. Marini dovrà ascoltare tutte le forze politiche in materia di riforma elettorale cercando di capire se c'è la possibilità di creare una nuova legge che sia apprezzata ed appoggiata da una coalizione bipartisan. In caso positivo una volta varata la nuova legge si andrebbe alle elezioni, in caso negativo la palla tornerà in mano al Presidente Napolitano. Al momento sembra difficile però che le forze politiche soprattutto del Cetro-Destra siano disposte ad una riforma elettorale volendo le elezioni il prima possibile e dall'altra parte è praticamente impossibile che gli esponenti della sinistra radicale (Diliberto, Giordano, Pecoraro Scanio) vogliano scendere a patti con Berlusconi.

Toccherà a Marini ora con la sua esperienza tentare una riconciliazione tra le parti presentando una legge elettorale buona che porti il paese alle elezioni anticipate.

30 gennaio 2008

Buonanotte all'Italia

A vedere l'ultima seduta del Senato sembrava di essere nella Repubblica delle banane: bottiglie di spumante, fette di mortadella, parolacce, sputi, gestacci, etc... Quelle immagini hanno fatto letteralmente il giro del mondo facendo fare alla classe dirigente italiana ma soprattutto al paese in toto una figura veramente da paese incivile ed arretrato. Io sono sempre stato orgoglioso di essere italiano ed anche di fronte a stranieri ho sempre mostrato con vanto le mie origini. Purtroppo però gli ultimi avvenimenti (rivolta in Senato, immondizia a Napoli, caso Mastella, caso Berlusconi...) mi hanno fatto ricredere notevolmente. Ora come ora penso che un italiano all'estero venga additato come un rissoso parlamentare, come un mafioso oppure come uno sporco e puzzolente campano. Le nostre esportazioni si sono ridotte drasticamente mentre le prenotazioni alberghiere in Campania sono state annullate per il 99%. Insomma un gran colpo per la nostra economia e soprattutto per l'immagine dell'Italia. Ma come dare torto agli stranieri che hanno "tradito" il nostro paese se le acque dove fanno il bagno sono inquinate, se le bufale che producono il latte per le mozzarelle pascolano su terreni inquinati dal pergolato, etc???
La situazione è drammatica anche perchè la soluzione a tutti questi problemi pare essere ancora molto lontana e poichè ci vorrà del tempo prima che gli stranieri si possano rifidare del nostro paese.
Mi preme quindi ricordare a tutti che l'Italia però non è solo il paese degli sprechi, dei disastri, della mafia e della mala politica ma anche, e a mio parere soprattutto, il paese della cultura e della Bellezza mondiale.
I beni culturali ed ambientali italiani sono senz'altro i più famosi e rinomati del mondo come anche la letteratura, la pittura, la musica, la scienza, i motori e soprattutto la gente.
Oltre alle opere "statiche" l'Italia ha fornito al mondo una serie di uomini e di donne da fare invidia a tutto il globo: Alberto Sordi, Enzo Ferrari, Cristoforo Colombo, Valentino Rossi, Galileo Galilei, Guglielmo Marconi, Leonardo da Vinci, Giuseppe Verdi, Franco Zeffirelli, Giorgio Gaber, Roberto Benigni, Alessandro Manzoni, Giacomo Leopardi e Luciano Pavarotti sono solo alcuni dei tantissimi nomi che hanno fatto grande anzi enorme l'Italia nel mondo.
Solo ricordando queste persone straordinarie possiamo realmente sentirci orgogliosi di essere italiani.


http://it.youtube.com/watch?v=os_4pkZhM0Y&feature=related


28 gennaio 2008

I have a dream...




Vorrei fare oggi un discorso molto più generale rispetto a quelli fin ora trattati.


E' ormai appurato da tutti che è finita anche la 2^ Repubblica. Il problema è che i motivi che hanno portato la morte di questa fase politica sono praticamente gli stessi che hanno portato al dissolvimento la 1^ Repubblica: corruzione, malcostume, collusionie politica e magistratura, etc... Bisogna a questo punto iniziare una fase nuova. Bisogna uscire dagli schemi politici classici. Viaviamo in un mondo ormai privo di ideali, è perciò abbastanza stupido invocare certe utopie del tutto anacronistiche. Bisogna uscire dallo schema classico Destra-Sinistra, bisogna impegnarsi per creare una classe dirigente nuova, vitale, attiva ed attenta a risolvere veramente i problemi del paese senza pensare ai particolarismi. E' necessario per il bene di tutti mirare concretamente sui veri problemi che attanagliano l'Italia cercando così di rilanciarla nel contesto europeo e mondiale.
E' per questo che a mio parere sia Destra che Sinistra sono in realtà delle immense lobby di potere più attente ai propri interessi che a quelli dei cittadini, bisognerebbe sciogliere tutti i partiti e creare dei partiti (meglio movimenti) che abbiano le idee chiare e che siano a stretto contatto con i cittadini. Per far ciò è indispensabile partire dal basso, dai noi giovani che dobbiamo autogestendoci creare dei nuovi organismi decisionali, aperti al confronto democratico ma pur sempre concreti. Ci vuole una politica che non sia o bianca o nera ma grigia, bisogna unire i programmi delle parti opposte creando dei programmi utili a tutti e che soprattutto si occupino di tutti.




Chiedo perciò a tutti quelli che hanno intenzione di impegnarsi realmente e concretamente di farlo sapere: abbasso alla vergogna e ai dubbi: SVEGLIA!!!

26 gennaio 2008

27 gennaio 2008... Per non dimenticare





SE QUESTO E' UN UOMO di Primo Levi

Voi che vivete sicuri
Nelle vostre tiepide case;
Voi che trovate tornando la sera
Il cibo caldo e visi amici:
Considerate se questo è un uomo
Che lavora nel fango
Che non conosce la pace
Che lotta per mezzo pane
Che muore per un sì e per un no
Considerate se questa è una donna,
Senza capelli e senza nome
Senza più forza di ricordare
Vuoti gli occhi e freddo il grembo
Come una rana d'inverno:
Meditate che questo è stato:
Vi comando queste parole:
Scolpitele nel vostro cuore
Stando in casa andando per via,
Coricandovi alzandovi;
Ripetetele ai vostri figli:
O vi si sfaccia la casa,
La malattia vi impedisca,
I vostri cari torcano il viso da voi.


Il 27 gennaio è costituzionalmente la giornata della memoria, memoria della shoah, dell'olocausto, dello sterminio nazista che vide morire circa sei milioni di ebrei nei campi di concentramento e sterminio dislocati in tutta l'Europa continentale.
In base ad un disegno strategico il regime capeggiato da Adolf Hitler intraprese una persecuzione sistematica degli ebrei prima tedeschi e poi europei costringendoli alla fame ed ai lavori forzati in questi campi dove la quasi totalità perse la vita.
Con questa ricorrenza si vuole mantenere vivo ed acceso il ricordo di quegli anni e di quegli avvenimenti che sconvolsero il mondo per circa 10 anni causando una spaventosa e sanguinosa guerra mondiale.
E' fondamentale ricordare e trasmettere il ricordo di quegli avvenimenti alle future generazioni affinchè eventi di quel genere non si ripetino mai più. E' perciò importantissimo documentarsi evitando che il futuro diventi tenebroso come l'atmosfera che provavano i deportati sui treni speciali che li conducevano alla morte.













Vittoria!!! Cuffaro si è dimesso



Finalmente e per fortuna è successo: Totò Cuffaro si è dimesso dalla presidenza della Sicilia.

Vittoria!!! Speriamo solo che sia l'inizio di una nuova era dove la politica combatta la criminalità anzichè aiutarla.

Evviva!!!

25 gennaio 2008

Crisi: 2^ parte


Ieri sera intorno alle ore 20.45 è venuta a mancare, come da programma, la fiducia al governo Prodi. Il Senato della Repubblica si è espresso con 161 voti contrari (contro il governo hanno votato due senatori dell'UDEUR, Turigliatto, Fisichella e due diniani) e solo 156 voti favorevoli con un solo astenuto. Il governo è così definitivamente caduto.

Da oggi pomeriggio il Presidente Napolitano inizierà le consultazioni parlamentari per decidere sul da farsi. Le possibilità sono sostanzialmente due: elezioni anticipate (come vorrebbero la destra ed alcuni esponenti della sinistra) oppure un governo di transizione che faccia quelle riforme, come quella elettorale, che possano rilanciare velocmente il paese per poi andare comunque a nuove elezioni. La decisione è ardua. E' chiaro che votare con questa legge potrebbe ricreare una situazione di instabilità politica ma dall'altra parte se le parti politiche non hanno trovato un accordo sulla legge elettorale negli ultimi 3 mesi come farebbero a trovarlo in poche settimane?

Staremo a vedere, aspettando le decisioni del Capo dello Stato.

23 gennaio 2008

Crisi: 1^ parte



Il primo atto compiuto dal governo per verificare la effettiva presenza di una maggioranza parlamentare si è svolto alla Camera dei deputati. Dopo circa due ore di dibattito, dove ogni capogruppo parlamentare ha dichiarato se il proprio partito avrebbe dato la fiducia o no al governo, si sono svolte le votazioni. Il risultato, come da copione, è stato scontato vista la netta superiorità del governo che con 326 voti favorevoli e 275 contrari ottiene la fiducia.
A questo punto diverse sono le strade che Prodi può percorrere: dirigersi subito dal Presidente della Repubblica oppure aspettare il voto del Senato previsto per domani sera. L'opposizione preme perchè il premier si rechi subito al Quirinale evitando le Forche Caudine di palazzo Madama dove alla defezione dell'UDEUR si è aggiunta quella del senatore Turigliatto e di almeno un paio di colleghi di Lamberto Dini oltre che di qualche senatore a vita.
La maggioranza è ancora appesa a un filo.

22 gennaio 2008

E fu la crisi...





Ieri 21 gennaio 2008 il senatore Mastella ha dichiarato di voler togliere l'appoggio esterno dell'UDEUR al governo.
Apre così la crisi di governo. I vertici dell'UDEUR, Mastella compreso, hanno poi dichiarato che voteranno no alla fiducia che domani 22 gennaio Prodi andrà a chiedere alle camere parlamentari. Ciò significa che il governo inevitabilmente cadrà. A questo punto il dibattito politico si concentra necessariamente sul da farsi: elezioni anticipate? governo di larghe intese? governo tecnico? La palla passerà a Napolitano che dopo le consultazioni parlamentari potrà decidere cosa fare. Gli interrogativi rimangono comunque tanti poichè andare a nuove elezioni con questa legge elettorale potrebbe far uscire un nuovo governo con problemi numerici, un governo di larghe intese (soprannominato "Veltrusconi") escluderebbe i partiti medi e soprattutto quelli piccoli; insomma non si capisce più niente.

Appurata la crisi è però un altro il dato sconcertante: le alternative a Prodi sono le stesse del 2006, le stesse del 2001 e persino le stesse del 1994. Di fatti al posto di Prodi presumibilmente potrebbero andare o Veltroni o Berlusconi, il che è poco incoraggiante per chi vorrebbe un cambio generazionale che veda facce nuove e soprattutto fedine penali pulite. Purtroppo però non sembra che qulcuno possa sostituire i leaders del PD e di FI che rimangono al loro posto.
Saremo perciò inevitabilmente costretti ad avere o un nuovo governo Berlusconi con i relativi e soliti Fini, Casini, Maroni, etc... oppure un nuovo governo Veltroni con i relativi e soliti Rutelli, D'Alema, Fassino, etc...

E' necessario perciò allargare la crisi che da crisi puramente governativa diventa crisi politica e istituzionale. Si tratterà quindi di estirpare chi rovina la politica italiana, e per fare ciò non si può fare altro che seguire la proposta di Beppe Grillo (sottoscritta da Di Pietro) che prevederebbe l'eliminazione dei parlamentari condannati ed un limite di massimo due magistrature per parlamentare; norme che renderebbero il Parlamento finalmente incensurato e che consentirebbero il tanto invocato cambio generazionale.

Ora come ora non ci resta che aspettare il voto di fiducia di domani e le eventuali decisioni del Capo dello Stato.




19 gennaio 2008

Totò... Riina? No, Cuffaro


E' una coincidenza ma che coincidenza! Uno dei più grandi boss della mafia siciliana ha lo stesso nome del Presidente della regione Sicilia che ieri è stato condannato a 5 anni e all'interdizione dai pubblici uffici. Cuffaro dopo la lettura della sentenza si è detto subito fiducioso e tranquillo poichè non ha trovato fondamento l'accusa di favoreggiamento a Cosa Nostra. Per l'accusa, Cuffaro avrebbe appreso nel 2001 dall' ex maresciallo dei carabinieri, Antonio Borzacchelli, poi eletto deputato regionale, dell'esistenza di microspie sistemate dagli investigatori del Ros nell'abitazione del boss di Brancaccio, Giuseppe Guttadauro. Il salotto del boss, già condannato all'epoca per mafia, era frequentato da un amico di Cuffaro, il medico Domenico Miceli, ex assessore comunale alla sanità, anche lui Udc, condannato nel dicembre 2006 a otto anni di reclusione per concorso esterno in associazione mafiosa, e ora condannato a 14 anni. Gli inquirenti sostenevano che Borzacchelli avrebbe avvisato Cuffaro dell'esistenza delle cimici a casa Guttadauro e che il Presidente della regione lo avrebbe a sua volta comunicato a Miceli. In questo modo il boss di Brancaccio avrebbe scoperto le microspie, bruciando l'inchiesta. Ma questo non è favoreggiamento mafioso? Non sono mica stati aiutati dei criminali con l'operato di Cuffaro? Il tribunale di Palermo dice di no anche se il dubbio rimane visto che il procuratore nazionale Antimafia Grasso dice: «È rimasto provato il favoreggiamento da parte sua nei confronti di singoli mafiosi, ma non è stata provata l'aggravante di favoreggiamento a Cosa Nostra». Ciò significa che Cuffaro era colluso con i mafiosi e non con la mafia: ma non è la stessa cosa?

Comunque subito il Presidente ha smentito di voler rassegnare le sue dimissioni. E subito gli amici del suo partito (Udc) l'hanno rassicurato con parole di amicizia.

E' vero che in Italia si è colpevoli solo dopo il terzo grado di giudizio ma non è scandaloso che il Presidente della regione più grande d'Italia sia condannato a 5 anni?

Chissà dove andremo a finire....

17 gennaio 2008

Sembra un '48! (speranze di un diciannovenne)


Il 1848 è stato un anno molto importante per l'Europa ma in modo particolare per l'Italia. Nel 1848 sono scoppiate una serie di rivolte popolari volte a rovesciare il potere centrale dispotico e assolutistico. Nel XX secolo quell'anno è diventato addiritura un detto popolare: ...chè '48...

Oggi come oggi pare che si stia verificando un nuovo '48. Il 2008 è iniziato infatti con una serie continua di accuse, rivolte, manifestazioni, scontri, etc...

Prima lo scandalo rifiuti a Napoli, poi l'imbavagliamento del Papa alla Sapienza di Roma, ancora le proteste di operai che da mesi non vedono rinnovato il loro contratto di lavoro e per finire (per ora) le dimissioni del ministro Mastella con relativo attacco alla magistratura.

E' chiaro che così non si può continuare. In un paese civile non è possibile che tonnellate di rifiuti occupino le strade delle città campane, causando due richiami dalla comunità europea e cosa ancor più grave una figura di merda in campo internazionale che avrà ripercussioni sulla Campania e su tutta l'Italia; in un paese civile e democratico non è possibile che venga impedito al Papa di tenere un discorso in una università tra le maggiori d'Europa; in un paese civile e trasparente non è possibile che alcuni esponenti della politica compiano atti illeciti e mafiosi che ripetutamente rovinano l'immagine dell'Italia e degli italiani che non ne possono più di essere rappresentati da persone che pensano solo al proprio interesse e non a quello del Paese.

E' necessario perciò un vero cambio generazionale che punisca realmente i colpevoli e che li allontani dall'amministrazione pubblica, è necessaria una minuziosa pulizia tra le fila degli esponenti politici, è necessario iniziare un nuovo corso che veda i giovani protagonisti. Solo in questo modo è possibile pensare che l'italia non crolli definitivamente nel baratro della corruzione e del malgoverno, solo così si può uscire da questo nuovo '48.

16 gennaio 2008

Era ora!!!


Finalmente!
Il ministro Clemente Mastella si è dimesso. Niente di personale ma era ora!
Mastella ha lasciato il suo ministero poichè preferisce "l'amore per la sua famiglia e non il potere politico"; infatti le sue dimissioni arrivano immediatamente dopo una serie di arresti e diverse richieste di custodia cautelare recapitate a molti esponenti della politica campana tra cui Sandra Lonardo in Mastella. Giustamente il marito Clemente ha deciso di lasciare il governo dopo poche ore.
Purtroppo questa decisione non è stata presa qualche mese fa dal guardasigilli che con le questioni dei magistrati Forleo e De Magistris aveva clamorosamente sbagliato. Inoltre le accuse che gli venivano rivolte riguardo le centinaia di raccomandazioni da lui elargite in Campania mostravano come un uomo così non fosse degno di rivestire l'incarico che era stato di Togliatti e Moro.
Inoltre il libro "La casta" aveva messo in luce molti particolari dell'ormai ex ministro come per esempio il fatto che lui percepisce una pensione da giornalista dopo aver lavorato come giornalista per nemmeno un anno.
A questo punto non resta altro da fare se non sperare che Prodi chiami una persona (magari donna) a rivestire un incarico così importante quale è il ministro della Giustiza.

15 gennaio 2008

No Papa no party


Giovedì 17 gennaio Papa Benedetto XVI aveva in agenda una visita all'università La Sapienza di Roma. Da un paio di giorni però alcuni studenti hanno iniziato a manifestare contro il pontefice. La loro protesta è stata causata da una frase del cardinale Ratzinger che approvava l'operato del tribunale inquisitorio che condannò Galileo Galilei. Secondo gli studenti infatti una frase di quel tipo ed il suo pronunciatore non possono convivere con gli ideali dell'Università romana che da decenni attua un piano di ricerca scientifica molto articolato.

Gli studenti hanno iniziato ieri con picchetti e oggi la manifestazione è proseguita con l'occupazione del rettorato.

Stamattina la Santa Sede aveva confermato la visita mentre nel tardo pomeriggio è arrivata la smentita: il Papa non andrà alla Sapienza.

E' indubbio come la frase del Papa su Galileo sia stata totalmente fuori luogo soprattutto perchè pronunciata non da un cardinale del 1600 ma del 1900 e quindi ben consapevole della veridicità delle tesi di Galileo; d'altra parte però è ingiusto che si sia impedito ad una massima carica politica e religiosa di poter esprime le proprie idee anche se non condivise.

Nell'ultima nota stampa la Santa Sede ha però dichiarato che il discorso che il Papa avrebbe dovuto dire sarà comunque inviato al rettore della Sapienza.

14 gennaio 2008

Da sempre la stessa storia





Negli ultimi anni si sente sempre di più parlare delle collusioni tra i vari poteri forti della classe dirigente italiana: politica, imprenditoria, magistratura, informazione, finanza, mafia, Chiesa, sport, ecc...
E' curioso però come questi "intrallazzi" siano sempre esistiti. Infatti fin dall'antichità, per tutto il Medioevo e per tutta l'età moderno-contemporanea questi giochi di potere sono stati all'ordine del giorno.
Durante la Repubblica romana (509-31 a.C.) si sono verificati spesso intrecci tra magistratura e politica oltre che tra politica ed economia; ne sono degli esempi i processi ai fratelli Scipione o il processo di Verre o ancora le cause che fecero scatenare la conquista romana della Sicilia (puramente economiche).
Nel Medioevo questi intrecci sono ancora più palesi, basti pensare al rapporto vassallatico-beneficiario tra potere monarchico e signorile od al rapporto Impero-Chiesa che ha visto nei secoli innumerevoli scontri con relativi avvicinamenti.
Ma è nell'età contemporanea che questi rapporti si sviluppano a tal punto da controllare l'intero sistema dirigenziale del nostro paese. Negli ultimi decenni del XX secolo e nei primi anni del XXI sono scoppiati innumerevoli scandali, soprattutto politici-finanziari, che hanno messo in luce il lerciume che quasi totalmente indispettito agisce nella società. Tangentopoli, Unipol, Telekom Serbia sono solo alcuni esempi.
La notizia più tragica è però come i mezzi d'informazione trattano queste notizie: non le trattano.
In qusti anni sono venuti a galla molti scandali che inizialmente hanno destato sgomento e molte pagine di giornali ma ora, che fine hanno fatto? Che fine hanno fatto i colpevoli? sono in carcere? sono latitanti? continuano il loro mestiere?
Non è forse importante sapere se Consorte, Berlusconi, Fassino, Dell'Utri e molti altri siano stati condannati oppure no? Si vede che per i direttori di giornali e telegiornali è più importante parlare di veline, reality, diete e cani abbandonati anzichè dei rapporti fraudolenti tra i politici e la mafia o tra i politici e gli imprenditori.

P.s. Nei siti consigliati ci sono alcuni link utili per rimanere giustamente infotmati: usateli.

11 gennaio 2008

60° anniversario della Costituzione


Il 1° gennaio 2008 iniziava il 60° anno della nostra Costituzione. Il testo fu presentato precisamente il 27 dicembre del 1947 ma entrò in funzione quattro giorni dopo.


E' interessante notare come un avvenimento così importante sia passato in secondo se non in terzo piano in tutti i media. Certo la presidenza del consiglio ha opportunamente creato e trasmesso uno spot televisivo che ricordava vagamente la ricorrenza; un gesto sicuramente importante ma non abbastanza poichè è assolutamente necessario ricordare il processo e gli uomini che hanno contribuito alla stesura della carta costituzionale.


La Costituzione è infatti il frutto di un enorme compromesso istituzionale e politico che vide insieme politici di schieramenti opposti.


L'Italia usciva dal periodo più brutto e catastrofico della sua storia: il fascismo e la guerra avevano distrutto tutto ma soprattutto la speranza, la speranza nella libertà. La Costituzione fu creata su queste basi di speranza, libertà e fratellanza.


In questi 139 articoli i costituenti sono riusciti a racchiudere i nostri valori, i nostri ideali e le nostre origini.


Con queste premesse è perciò strano come i media non abbiano dato spazio al ricordo di quegli anni (tranne pochissimi casi sporadici oltre mezzanotte).


Ritornerei un attimo però sull'importanza del ricordo. Il ricordare, lo si sente da più parti, è fondamentale per non dimenticare ma credo che come sia fondamentale per non dimenticare fatti tremendi come l'olocausto sia fondamentale anche per non dimenticare fatti tremendamente belli come la nascita di una costituzione repubblicana.


Risulta così necessario far conoscere soprattutto ai giovani i principi della costituzione ma soprattutto le lotte, cruente e sanguinose, che sono state combattute prima per poter sconfiggere la dittatura e creare le basi di libertà su cui si regge la nostra Costituzione.

10 gennaio 2008

Informazione

Il 25 aprile 2008 si terrà un secondo V-Day. Questa volta il tema della manifestazione creata da Beppe Grillo è: l'Informazione. I motivi che hanno spinto ad organizzare questo nuovo vaffanculo-day sono sostanzialmente due: i finanziamenti pubblici che vengono dati ai quotidiani italiani e la scomparsa dei fatti negli stessi organi di stampa. Sembra paradossale ma è così. Giornali e telegiornali sono sempre più rubriche di costume che veri enti d'informazione. Nei telgiornali vediamo sempre più spesso servizi (che dovrebbero essere di approfondimento ma che durano al massimo 3 minuti) su veline, calciatori, animali, sport, sui cappelli della regina d'Inghilterra, le amanti di Sarkozy, i cani di Bush, Carlo e Camilla, ecc... Purtroppo mancano sempre servizi sull'attualità giudiziaria, sulle innumerevoli guerre che si combattono per il mondo, ecc...
Gli esempi più eclatanti di questa disinformazione sono però le cosiddette trasmissioni di approfondimento, Matrix, Porta a Porta e Ballarò in primis. Il tratto peculiare di tutte queste trasmissioni è il privilegiare le opinioni degli "opinionisti" in studio piuttosto che raccontare i fatti realmente accaduti. In questi giorni è più importante far parlare Casini piuttosto che Matteoli anzichè ascoltare la voce dei manifestanti di Pianura (NA) che da giorni lottano per evitare la riapertura della discarica (vedi Porta a Porta del 7 e 9 gennaio) oppure dedicare un'intera trasmissione a Don Gelmini (vedi Matrix del 8 gennaio). Insomma le notizie vere è diventato praticamente impossibile reperirle dagli organi di stampa convenzionali, l'unica ancora di salvezza è Internet.
E' interessante notare come tutte queste trasmissioni alla fine si trasformino in tribune politiche e spesso in comizi elettorali.
La domanda che sorge spontanea è: perchè i conduttori, gli autori, gli editori preferiscono riempirci il cervello di opinioni mascherando le notizie? Le risposte sono certamente molteplici ma è indubbio che la classe dirigente italiana, controllando in gran parte gli organi di stampa, riesca a nascondere i fatti. E' chiaro quindi come gli stessi dirigenti (soprattutto politici) possano comportarsi come credono senza essere intercettati da qualche giornalista.
Ovviamente come in ogni campo anche nel giornalismo c'è chi pratica la professione in modo puro ed incontaminato. Speriamo solo che gli insegnamenti dei poveri ma grandi Montanelli e Biagi ci aiutino a ritrovare il cuore della netozia.

9 gennaio 2008

Ecopass o Ecotass?


Dal 2 gennaio 2008 a Milano è partito l'Ecopass. Per chi non lo sapesse l'Ecopass prevede il pagamento di una somma di denaro per entrare in automobile nel centro della città. E' ovvio che la somma da pagare dipende dal livello d'inquinamento del veicolo che può variare da 2 a 10 euro al giorno. La giunta Moratti, non sostenuta dalla Lega, ha introdotto questa nuova misura per limitare il traffico in centro città e di conseguenza l'inquinamento; niente di più nobile ma mi sorgono spontanee certe domnde.
Innanzitutto mi piacerebbe sapere perchè i patinati abitanti del centro debbano avere l'aria più pulita dei poveri pezzenti abitani della periferia.
Oltre a ciò sono molti i problemi che dovevano essere risolti prima di avviare un provvedimento così importante:
1) I mezzi pubblici: ATM dice che le linee sono state potenziate del 30% circa, cosa che a me, assiduo frequentatore dei mezzi pubblici, non risulta;
2) I parcheggi: erano stati promessi vari parcheggi sotterranei che non sono stati fatti e soprattutto sono aumentati i parcheggi a pagamento al di fuori della zona Ecopass;
3) I commercianti: non sono state previste agevolazioni per i commercianti o lavoratori che per necessità devono utilizzare l'auto.
Poi mi chiedo se pagando l'inquinamento diminuisca poichè anche una macchina super inquinante pagando può transitare. Non era più facile ed intelligente chiudere totalmente il centro al traffico potenziando veramente i mezzi pubblici e preparando per tempo parcheggi di interscambio nei punti nevralgici della città? Non era meglio aspettare il funzionamento delle nuove linee metropolitane in costruzione? Non potevano essere dati incentivi seri (non 800 euro) per sostituire un'auto inquinante con una più rispettosa dell'ambiente? anche perchè facendo i seri non si può dire che un mega Suv Euro4 da 3000 cm3 e 300 HP inquini meno di una Panda Euro2.
Vedremo come andrà questa sperimentazione che se non andrà a buon fine ci avrà fatto perdere milioni di euro in telecamere, computer e ticket.

8 gennaio 2008

Rifiutopoli


Da giorni la situazione rifiuti in Campania ma soprattutto a Napoli e provincia è davvero critica. I cumuli di immondizia raggiungono l'altezza di circa tre metri occupando gran parte delle carreggiate stradali chiudendo gli ingressi di scuole, edifici pubblici ed abitazioni. Il traffico è completamente paralizzato da giorni.

In queste ultime ore gli esponenti politici dibattono molto sul da farsi. Oggi il presidente Prodi, dopo un incontro con Bassolino e alcuni ministri, ha dichiarato l' insediamento di un nuovo super-commissario (De Gennaro) che per 120 giorni dovrà risolvere il problema dello smaltimento dei rifiuti campani aiutato dall'esercito. Inoltre il governo ha deciso di accelerare la realizzazione di 3 termovalorizzatori che purtroppo non saranno pronti prima di parecchi mesi. Poi c'è sempre la questione della camorra. Infatti la malavita organizzata ha da sempre svolto i suoi sporchi affari nello smaltimento dei rifiuti.

Infine ma non ultimo il problema della popolazione di Napoli, Quarto e soprattuto Pianura dove la popolazione non vuole far riaprire la discarica a cielo aperto.

Inoltre una conseguenza quasi immediata di tutta questa situazione è il rilascio nell'aria di sostanze tossiche e nocive che hanno innalzato vertiginosamente il tasso di mortalità, di mutazioni congenite e tumori.

Per il momento la soluzione pare quella di "esportare" la spazzatura in discariche e incerenitori in altre regioni prima che siano aperti i siti campani e attivi i nuovi termovalorizzatori.

E' per me importante però cercare le motivazioni di questa annunciata tragedia.

Innanzitutto è importante notare come in moltissimi centri campani la raccolta differenziata sia totalmete assente come il riciclaggio, colpa che per me è da attribuire agli amministratori locali (Iervolino e Bassolino) ma anche alla popolazione che probabilmente non rispetta regole già determinate.

Un'altra ragione è senz'altro il mal governo. Da anni quella zona è costretta a vivere in una situazione indegna per un paese civile e da circa 15 anni nessuno ha mai mosso un dito se non nominando un commisario straordinario che poi si è regolarmente dimostrato incapace.

A questo punto si deve soltanto aspettare di vedere se le mosse del governo riusciranno a risolvere la situazione sperando che terminino gli scontri tra forze dell'ordine e manifestanti che sono stati all'ordine del giorno nell'ultima settimana.