11 gennaio 2008

60° anniversario della Costituzione


Il 1° gennaio 2008 iniziava il 60° anno della nostra Costituzione. Il testo fu presentato precisamente il 27 dicembre del 1947 ma entrò in funzione quattro giorni dopo.


E' interessante notare come un avvenimento così importante sia passato in secondo se non in terzo piano in tutti i media. Certo la presidenza del consiglio ha opportunamente creato e trasmesso uno spot televisivo che ricordava vagamente la ricorrenza; un gesto sicuramente importante ma non abbastanza poichè è assolutamente necessario ricordare il processo e gli uomini che hanno contribuito alla stesura della carta costituzionale.


La Costituzione è infatti il frutto di un enorme compromesso istituzionale e politico che vide insieme politici di schieramenti opposti.


L'Italia usciva dal periodo più brutto e catastrofico della sua storia: il fascismo e la guerra avevano distrutto tutto ma soprattutto la speranza, la speranza nella libertà. La Costituzione fu creata su queste basi di speranza, libertà e fratellanza.


In questi 139 articoli i costituenti sono riusciti a racchiudere i nostri valori, i nostri ideali e le nostre origini.


Con queste premesse è perciò strano come i media non abbiano dato spazio al ricordo di quegli anni (tranne pochissimi casi sporadici oltre mezzanotte).


Ritornerei un attimo però sull'importanza del ricordo. Il ricordare, lo si sente da più parti, è fondamentale per non dimenticare ma credo che come sia fondamentale per non dimenticare fatti tremendi come l'olocausto sia fondamentale anche per non dimenticare fatti tremendamente belli come la nascita di una costituzione repubblicana.


Risulta così necessario far conoscere soprattutto ai giovani i principi della costituzione ma soprattutto le lotte, cruente e sanguinose, che sono state combattute prima per poter sconfiggere la dittatura e creare le basi di libertà su cui si regge la nostra Costituzione.

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